mercoledì 18 gennaio 2012

Challenging waves like there'no tomorrow.


Rieccomi!
Dopo un po' di silenzio ho fatto il pieno di cose da scrivere.
Partiamo dal titolo, difatti qua a Kovalam e' salito il vento, e arrivano sulla spiaggia dei bei cavalloni di 2 metri, che sono un vero divertimento. Fare a spallate con l'oceano ti fa sentire possente ahahah.
Ma la cosa migiore e' cavalcarli a nuoto, e per farlo occorre aspettare il momento giusto, appena prima che l'onda si infranga ci si fa portare su dalla risacca e appena ci solleva partire con le bracciate. Sono riuscito a fare planate anche di 50 metri. Arrivare fino alla fine senza farsi travolgere, sospesi sulla schiuma che ribolle tutto intorno da una grande soddisfazione.

Passando ad altro, ieri sono andato a trovare un'amica di famiglia che conosciamo da molti anni, lei e' Canadese ma ha vissuto in India gran parte della sua vita. Abita in una cittadina immersa nei palmeti, una zona residenziale che trasuda India da ogni pertugio. Erano piu' di 10 anni che non ci andavo e il flusso di ricordi e' cominciato appena lo scassatissimo rikshaw che mi portava ha imboccato la lunghissima via costeggiata da case indipendenti che mi avrebbe portato a destinazione. A differenza di molte strade indiane la non ho sentito nessun'odore spiacevole. Molte cose erano cambiate, a cominciare dalla strada asfaltata che ha preso il posto della mulattiera di terra rossa che c'era una volta. il feeling con il luogo era pero' inconfondibile. Infine, arrivato a casa sua, rivederla mi ha fatto un immenso piacere. Ho avuto anche l'occasione di conoscere un vivace gruppo di italiani ospiti da lei, con i quali mi sono sentito subito a mio agio. Tutte belle persone, davvero contento di averli incontrati.
Dopo una visita al mercato per acquistare verdure e spezie siamo tornati per cucinare.

Il pranzo e' stato fantastico, sulla tavola sapientemente preparata da 2 collaboratrici indiane di vecchia data, anche loro persone a me care da anni e anni, avevano posto riso basmati bnianco e alle verdure, banane di una varieta' piccola di cui non ricordo il nome, dolcissie, e una serie molto varia di salse e spezie per accompagnare il riso. Per finire pappadam, delle sottili cialde di farina di lenticchie fritte, gustosissime, ca sbriciolare sul riso o mangiare da sole. Un vero pasto indiano finalmente.
Prima di pranzo ho avuto una piccola avventura, durante un giro intorno alla casa sono passato di fronte al cancello di ingresso e con la coda dell'occhio ho scorto qualcosa di strano al lato della strada. Ecco cos'era:

Un vero cobra dagli occhiali a meno di 2 metri da me. Il serpente, lungo circa 1 metro e mezzo, incuteva in me fascino e timore al contempo. Proprio in quel momento e' sopraggiunta la mia amica sul suo motorino, era andata a chiamare il gruppo per il pranzo visto che erano andati a fare compere ai negozietti che ogni tanto si trovano sulla strada. E' successo cosi' veloce che mi ha colto impreparato e non sono riuscito ad avvertirla in tempo del pericolo, e quando arrivando al cancello e' passata a mezzo metro dal serpente gia' irritato per la mia presenza, ho sentito un tuffo al cuore. Un morso vorrebbe dire morire in pochi minuti, e con le strade/efficienza indiane non c'era certo da sperare nei soccorsi. Per fortuna il cobra e' stato come me preso alla sprovvista e non ha mosso un muscolo. Appena il motorino e' passato pero' e' strisciato velocemente dall'altra parte della strada, infilandosi nel cancelletto d'ingresso dell'abitazione di fronte.

Ne e' seguito il caos, con noi che urlavamo per avvertire i vicini, questi che si precitavano fuori, le donne impaurite, una vera bolgia. Il tutto ha portato a una caccia al serpente a suon di sassi, fuoco e bastoni, che e' poi stata fatale per la bestia. Una randellata ben assestata e l'allarme e' rientrato, con il sollievo di tutti e qualche mormorio a causa della superstizione che gira intorno a questi animali. Prima che qualcuno pensi che e' stato sbagliato uccidere il serpente, tenga a mente che eravamo nella zona residenziale, con case piene di bambini piccoli che sono soliti giocare fuori a piedi nudi, ma che per fortuna in quel momento erano tutti alle rispettive tavole per il pasto. Se non si fosse fatto quello che e' stato fatto qualche piccolo indiano poteva rimetterci la vita, o alla meno peggio una gamba (se si fa in fretta ad amputare si puo' evitare la diffusione del veleno). E' stato un bene cosi'. Sono creature bellissime e che andrebbero protette, ma finche sono nella foresta. O al massimo se c'e' qualcuno in grado di catturarli in sicurezza e riportarli nel loro ambiente.


Per finire, verso sera ho accompagnato il gruppo di italiani a mangiare il pesce a Kovalam, come al solito una vera prelibatezza. E con questo sono 3 sere di fila che mi ingozzo di pesce. Mannaggia.

Alla prossima.

PS: vi lascio con il bellissimo -a mio vedere- spot della coca-cola sulla tv indiana. Un'iniezione di ottimismo.


3 commenti:

  1. intanto che ti diverti qua è scoppiata la prima guerra digitale!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. LOL manco qyalche giorno e scatta il caos? che succede?

      Elimina
  2. hanno chiuso megauplod, e anonymous come protesta ha dossato vari siti come quelli della FBI e altri siti governativi!

    RispondiElimina